Salute e felicità: i due desideri che la stragrande maggioranza della popolazione mondiale manifesta. Ma cos’è che ci mantiene in salute e felici lungo il corso della vita?
Questa domanda, che introduce il Ted dello psichiatra Robert Waldinger che trovate a questo link, è la stessa che ci motiva nella scelta delle proposte che sviluppiamo nei nostri percorsi MAP – My Authentic Path!
Da una recente indagine emerge che, ancora oggi, per la Generazione Y (cioè chi è natə dopo il 1981, conosciuti anche come Millennial) la ricerca di fama e ricchezza sono garanzia di una bella vita.
Tuttavia, le conclusioni legate ad uno studio della Harvard University durato 75 anni sono ben diverse e ci dicono altro.
Lo studio dell’Università di Harvard su salute e felicità
Il messaggio più chiaro che otteniamo da questo studio, che ha coinvolto 724 persone, è che sono le buone relazioni a mantenerci più felici e più sani. Punto.
Abbiamo imparato tre grandi lezioni in merito alle relazioni e all’importanza delle buone connessioni sociali:
- la prima è che le relazioni ci fanno molto bene, e che il sentirsi soli è dannoso nella misura in cui la solitudine non è stata ricercata;
- la seconda è che è la qualità delle relazioni più strette che importa. Vivere in mezzo ai conflitti è molto nocivo per la nostra salute;
- la terza grande lezione è che le buone relazioni proteggono il nostro corpo, e anche il nostro cervello
Lo studio ci insegna anche che le buone relazioni non devono necessariamente essere sempre perfette. Finché sentiamo di poter contare sull’altro i litigi non scalfiranno la qualità del rapporto e potranno, anzi, renderlo più solido.
Mark Twain, più di un secolo fa, riguardando la sua vita, ha scritto:
“La vita è così breve, non c’è tempo per litigi, scuse, rancori, rese di conti. C’è solamente tempo per amare”
Buone relazioni e buona comunicazione
Facile a dirsi, ma come si fa costruire relazioni solide? La risposta sembra scontata, ma non lo è affatto. La chiave di relazioni durature è una: la comunicazione! Per questo i percorsi MAP – My Authentic Path si avvalgono di uno degli strumenti principali per la decodifica delle interazioni umane: il Process Communication Model® (PCM).
Impiegato in 54 paesi del mondo da organizzazioni come la NASA, L’Oréal, Pixar e BMW, conta una rete di oltre 4.000 formatori certificati
e trainer (tra i quali ci siamo anche noi!). Per capire quanto questo strumento sia fondamentale, sappi che il PCM:
- aiuta a creare e a far sviluppare una leadership inclusiva e individuale: conoscere il set di esigenze di ciascuno dei membri del tuo team ti consente di entrare in connessione con la tua squadra, e motivare ognunə nel modo più adatto;
- aiuta ad abbattere lo stress: utilizzare il PCM consentirà al team di trasformare potenziali conversazioni, situazioni o azioni negative in positive;
- rende il lavoro più produttivo: la riduzione dei problemi di comunicazione porta a team più efficienti. Meno confusione, più chiarezza. Meno chiacchiere, più azione.
Vuoi saperne di più? Contattaci!
A presto!
Carol & Raffaella